È Tommaso Giacomel il protagonista azzurro di Anterselva nel test event olimpico del biathlon in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026. L’atleta di Imer conquista due podi tra sprint e inseguimento, che sommati al trionfo della settimana scorsa a Ruhpolding (Germania) gli permettono di collezionare tre top-3 consecutive, come mai nessun biathleta italiano uomo era riuscito a fare prima in Coppa del Mondo

Il ventiquattrenne azzurro (foto ANSA) ha cominciato con il botto nella sprint di venerdì 24 gennaio, gara in cui nonostante due errori al poligono è arrivato terzo a soli 2 secondi dal vincitore, il norvegese Tarjei Boe. Un’impresa vera e propria, visto che era dal 2001, quando ci riuscì il norvegese Frode Andresen, che un biathleta non saliva sul podio della sprint di Anterselva con due bersagli mancati. L’azzurro, inoltre, ha fatto segnare il miglior tempo sugli sci, risultato mai ottenuto prima da un biathleta italiano in una sprint. Al secondo posto con un errore si è piazzato il norvegese Sturla Holm Laegreid, battuto di 4 decimi da Boe. 

Bene hanno fatto anche gli altri azzurri, tutti capaci di piazzarsi in zona punti. Se si esclude Giacomel, il migliore è stato Didier Bionaz, 16° con un errore. Seguono 29° con tre penalità Lukas Hofer, 32° con un errore Elia Zeni e 35° con lo zero Daniele Cappellari.

Poi nell’inseguimento Giacomel ha confermato il terzo posto della sprint, grazie a un’altra splendida prova sia sugli sci sia al poligono. L’azzurro ha mancato due bersagli, ma ha conservato il gradino più basso del podio a +24.0 dal vincitore Laegreid, con 2° a +18.9 Tarjei Boe. Per Giacomel è la sesta top-3 in Coppa del Mondo e la prima nell’inseguimento, che gli permette di raggiungere almeno una presenza tra i primi tre in tutti i format di gara del biathlon. In zona punti sono arrivati anche Bionaz, 23° con tre penalità, Hofer, 29° con quattro errori, e Cappellari, 32° con 2 bersagli mancati.

L’Italia ha sfiorato il podio anche nella staffetta maschile. Cappellari, Hofer, Zeni e Giacomel sono arrivati quarti a +1:03.4 dalla Francia di Fabien Claude, Quentin Fillon Maillet, Eric Perrot ed Emilien Jacquelin. Secondo posto per la Norvegia (+43.6) di Laegreid, Tarjei e Johannes Boe e Vetle Christiansen e terzo (+44.0) per la Svezia di Viktor Brandt, Jesper Nelin, Martin Ponsiluoma e Sebastian Samuelsson. 

Al femminile, il miglior risultato azzurro è stato il quarto posto di Dorothea Wierer nella sprint. La padrona di casa, vincitrice su queste nevi di due titoli mondiali nel 2020, ha mancato un bersaglio chiudendo a +28.0 dalla francese Lou Jeanmonnot. Meglio di Wierer hanno fatto anche le tedesche Selina Grotian e Franziska Preuss, rispettivamente seconda a +7.2 e terza a +16.7, entrambe con lo zero. Ottima prova anche dell’emergente Martina Trabucchi, 20ª senza errori, e di Michela Carrara, 21ª con due penalità. In zona punti si è piazzata pure Hannah Auchentaller, 30ª con un errore.

Nell’inseguimento la migliore delle azzurre è stata Trabucchi, 19ª con uno splendido zero. Grande rimonta per Samuela Comola, che grazie a un solo errore ha recuperato 22 posizioni e ha chiuso 24ª. Bene anche Carrara, 27ª con quattro penalità, Auchentaller, 31ª con due errori, e Rebecca Passler, 32ª in rimonta con due penalità. In difficoltà, invece, Wierer, che ha sbagliato sette volte ed è scivolata al 33° posto. La vittoria è andata alla francese Jeanmonnot, che ha preceduto la connazionale Julia Simon (+24.1) e la tedesca Preuss (+53.6).

Una bella gara l’ha fatta la staffetta femminile composta da Auchentaller, Wierer, Comola e Carrara. Le azzurre hanno chiuso quinte a +2:17.4 dalla Svezia di Johanna Skottheim, Ella Halvarsson, Anna Magnusson e Hanna Oeberg. Le svedesi hanno avuto la meglio sulla Norvegia, seconda (+13.4) con Karoline Knotten, Ragnhild Femsteinevik, Maren Kirkeeide e Ingrid Tandrevold, e sulla Francia, terza (+23.6) con Jeanne Richard, Jeanmonnot, Oceane Michelon e Simon.

La quattro giorni di Anterselva è stata l’occasione per testare il nuovo arrivo della Südtirol Arena. In vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, infatti, gli organizzatori hanno costruito un nuovo tratto di pista che passa sopra il poligono e che verrà usato come parte finale durante le gare olimpiche. L’ennesima perla in uno stadio che è già un’eccellenza nel panorama mondiale del biathlon.

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