SHORT TRACK
Si sono conclusi con lo storico bottino di 11 medaglie (quattro ori, tre argenti e quattro bronzi) per l'Italia i Campionati Europei di short track. Dopo il poker del sabato, infatti, sono arrivati altri sette podi che, nell'ultima giornata di finali andata in scena sull'anello di ghiaccio della JOYNEXT Arena di Dresda (Germania), hanno permesso agli azzurri di aggiudicarsi nettamente il medagliere davanti ai Paesi Bassi (sei) e all'Ungheria (tre).
Sui 1.500 metri femminili Gloria Ioriatti ed Elisa Confortola si sono fregiate rispettivamente dell’argento e del bronzo. La prima, dunque, ha confermato la piazza d’onore conseguita lo scorso anno proprio alle spalle della connazionale, alla terza medaglia individuale della carriera a livello continentale. Ad assicurarsi l’oro è stata l’olandese Xandra Velzeboer.
Trionfo azzurro sui 1.000 metri maschili, con Pietro Sighel (foto ANSA) che ha centrato la medaglia d'oro e si è confermato campione europeo sulla distanza superando al fotofinish l'olandese Jens Van't Wout (argento). Per il venticinquenne trentino è il quinto alloro continentale individuale della carriera. Il successo odierno, infatti, si aggiunge ai tre dello scorso anno e a quello sui 500 nel 2023. È salito sul podio anche Luca Spechenhauser (bronzo), alla prima medaglia individuale della carriera nell'ambito degli Europei.
Buone notizie anche sui 500 metri femminili, con Arianna Sighel e Chiara Betti che si sono messe al collo l'argento e il bronzo. Per entrambe si tratta del primo podio individuale della carriera nel contesto della manifestazione continentale. A tagliare per prima la linea di arrivo è stata l'ungherese Petra Jaszapati (oro), complice anche la doppia caduta di Arianna Fontana e dell'olandese Michelle Velzeboer.
In chiusura, quindi, il torneo dell'Italia si è concluso con lo splendido oro conquistato dal quartetto composto da Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser nella staffetta maschile, tornata sul gradino più alto del podio europeo per la prima volta dal 2010 (sempre a Dresda). Gli azzurri hanno completato la distanza dei 5.000 metri con il tempo di 6:47.181 precedendo al traguardo sia la Polonia (argento in 6:47.353) sia il Belgio (6:48.712). Da rimarcare anche la squalifica inflitta dal giudice di gara ai Paesi Bassi. Assieme ai quattro pattinatori (foto ANSA) già citati, è salito sul podio anche Mattia Antonioli, impiegato nei quarti di finale.