SHORT TRACK
Sette podi in due giorni e record eguagliato in una tappa di World Tour, nuova denominazione della Coppa del Mondo. Nel test event olimpico al Forum di Assago, la futura Milano Ice Skating Arena, la Nazionale di short track è stata la protagonista indiscussa dell’ultima tappa stagionale del massimo circuito mondiale. Gli azzurri, trascinati da un grande Pietro Sighel, hanno trionfato nella staffetta maschile (foto ANSA) che ha chiuso il programma di domenica 16 febbraio. Il successo in questa gara mancava dal febbraio 2007, quando la squadra azzurra si impose a Heerenveen, nei Paesi Bassi: merito soprattutto del pattinatore trentino, che negli ultimi tre giri prima ha rimontato il canadese William Dandjinou e poi lo ha superato nell’ultima curva nel tripudio del Forum. Vittoria, quindi, per l’Italia di Sighel, Mattia Antonioli, Thomas Nadalini e Luca Spechenhauser davanti a Canada e Kazakistan.
Sighel si è reso protagonista anche delle gare individuali, in cui ha conquistato il secondo posto nei 1.000 metri e la terza piazza nei 500 metri. Nel primo caso solo Dandjinou è stato capace di resistergli, con il coreano Jang Sungwoo a completare il podio. Sulla distanza più corta, disputata sabato 15, l’azzurro è stato battuto dal cinese Sun Long, primo, e dall’olandese Teun Boer, secondo.
Tre podi li ha conquistati anche Arianna Fontana, che sabato ha rotto il ghiaccio portando l’Italia al secondo posto nella staffetta femminile dietro ai Paesi Bassi e davanti alla Cina. Dopo l’ultimo cambio, l’azzurra con più medaglie nella storia dei Giochi Olimpici Invernali (11) ha tentato di superare l’olandese Xandra Velzeboer, ma non è riuscita nell’intento. Con questo risultato l’Italia di Fontana, Elisa Confortola, Gloria Ioriatti, Arianna Sighel e Chiara Betti si è assicurata il primo posto nella classifica della staffetta femminile grazie a un successo e cinque podi totali in sei gare del World Tour.
Domenica, a livello individuale, Fontana ha ottenuto poi i primi due podi stagionali nel massimo circuito tra 500 e 1.500 metri. Nella distanza più breve, che in carriera le ha regalato due ori olimpici consecutivi tra Pyeongchang 2018 e Pechino 2022, l’azzurra ha chiuso seconda, battuta solo dalla vincitrice della Sfera di Cristallo Kristen Santos-Griswold (Stati Uniti), con terza Xandra Velzeboer. Nei 1.500 metri, invece, Fontana è arrivata terza, davanti a un’ottima Elisa Confortola, nella gara vinta dalla belga Hanne Desmet con seconda Santos-Griswold.
L’Italia è salita sul podio anche nei 1.000 metri di sabato grazie alla stessa Elisa Confortola, splendida terza in una finale caotica e condizionata dalle cadute, alle spalle delle statunitensi Santos-Griswold e Corinne Stoddard, con quinta Fontana.
Nei 1.500 metri maschili, anch’essi corsi sabato, Sighel si è fermato ai piedi del podio, chiudendo quarto nella gara vinta dall’olandese Jens Van ’t Wout sul giapponese Kosei Hayashi e il coreano Jang Sungwoo. In finale A è arrivato anche Spechenhauser, poi settimo. La gara meno positiva del weekend per l’Italia è stata la staffetta mista, in cui gli azzurri Betti, Ioriatti, Nadalini e Sighel avevano chiuso secondi, ma sono stati squalificati per aver ostacolato in fase di cambio sia i Paesi Bassi sia il Canada. Il successo è andato agli olandesi, con secondi i canadesi e terzo il Giappone.
Il fine settimana al Forum di Assago, essendo l’ultima tappa del World Tour, ha assegnato le Sfere di Cristallo ai vincitori della classifica generale. Tra gli uomini trionfo di Dandjinou, con ottimo terzo Sighel; mentre al femminile si è imposta Santos-Griswold, con migliore delle azzurre Confortola, nona. L’Italia, dal canto suo, ha chiuso la stagione del World Tour con 18 podi, un bottino secondo solo all’inverno 1998/99, quando però il massimo circuito prevedeva più gare.
Il Forum di Assago, intanto, ha confermato di essere un impianto all’avanguardia e il teatro migliore per assegnare le medaglie dei prossimi Giochi Olimpici Invernali. In vista della rassegna a cinque cerchi il ghiaccio è stato rifatto e gli atleti hanno apprezzato la sua velocità. Una conferma che i lavori verso Milano Cortina 2026 procedono nella direzione giusta.