Una stagione da record e senza precedenti per podi nella storia dello sci alpino azzurro. Federica Brignone vince la Coppa del Mondo generale, la seconda in carriera dopo quella del 2020, a cui aggiunge il primo trofeo di discesa e il secondo di gigante, già vinto nel 2020, che le permettono di salire a un totale di cinque coppe di specialità. Ma non è tutto. La valdostana (foto ANSA) stabilisce il nuovo primato italiano di podi in una singola stagione con 16, uno in più rispetto ad Alberto Tomba che nell’inverno 1991/92 ne conquistò 15. Inoltre vince 10 gare come solo sei sciatrici a livello mondiale in passato. Per quanto riguarda l'Italia il primato rimane a Tomba con 11, ma nessuna azzurra aveva mai ottenuto così tanti successi in una sola annata.

Brignone, che compirà 35 anni il prossimo 14 luglio, è diventata anche la sciatrice più anziana a vincere in Coppa del Mondo in discesa, in super-G e in gigante. In totale sono 37 i successi nel massimo circuito dell’azzurra, che è entrata nella top-10 femminile all time e attualmente si trova all’ottavo posto. È in nona piazza, invece, per numero di podi con 85. Il primatista azzurro Tomba è distante solo tre lunghezze, visto che il fuoriclasse di Bologna in carriera ha conquistato 88 piazzamenti nelle prime tre posizioni.

La cavalcata straordinaria di Brignone è iniziata a ottobre con il trionfo nel gigante di apertura a Sölden (Austria). In questa specialità la valdostana prima del secondo posto alle finali di Sun Valley aveva ottenuto otto successi consecutivi nelle gare in cui è arrivata al traguardo. La striscia era cominciata nel marzo 2024 ad Åre (Svezia) e, al netto di tre uscite, è proseguita fino al trionfo ancora sul pendio svedese dello scorso 8 marzo.

Più difficile, invece, è stato l’inizio stagionale in super-G e discesa, i cui primi podi sono arrivati tra l’11 e il 12 gennaio a Sankt Anton (Austria) con il trionfo in discesa e il terzo posto in super-G, replicati poi a fine gennaio a Garmisch-Partenkirchen (Germania). Gli stessi risultati, ma invertiti, l’azzurra li ha ottenuti sulla futura pista olimpica di Cortina d’Ampezzo, che il prossimo anno assegnerà le medaglie a cinque cerchi dello sci alpino femminile.

Il mese di febbraio per Brignone si è aperto con il doppio trionfo in gigante a Sestriere. A marzo, invece, la carabiniera di La Salle, se si esclude la seconda discesa di Kvitfjell (Norvegia) chiusa al quarto posto, è sempre salita sul podio a partire dal trionfo nel super-G norvegese, a cui ha aggiunto la vittoria in gigante ad Åre, un successo e un terzo posto sulle nevi di casa di La Thuile e il doppio podio nelle finali di Sun Valley.

Un cammino senza precedenti per una sciatrice azzurra che le ha consentito di stabilire il nuovo record italiano di punti in Coppa del Mondo con 1.594 e di vincere la Sfera di Cristallo davanti alla svizzera Lara Gut-Behrami (1.272) e a Sofia Goggia (931). In discesa Brignone con 384 punti ha preceduto l’austriaca Cornelia Huetter (368) e ancora Goggia (350). In gigante nell’ultima gara ha superato Alice Robinson trionfando con 580 punti contro i 520 della neozelandese. Infine, in super-G ha chiuso seconda, a sole 35 lunghezze da Gut-Behrami, che l’ha sopravanzata nella prova conclusiva.

La stagione di Brignone, inoltre, si è condita con l’oro in gigante e l’argento in super-G ai Mondiali di Saalbach. Un inverno da incorniciare, il migliore della carriera per la trentacinquenne valdostana, che entra di diritto nella storia dello sport italiano.

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