Fiducia, pazienza, idee chiare. Nel percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Federica Brignone fa tappa all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI. Il giorno dopo aver ricevuto il Tricolore al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme agli altri alfieri dell’Italia Team Arianna Fontana, Federico Pellegrino ed Amos Mosaner, la sciatrice azzurra è stata sottoposta alle visite mediche del Protocollo Atleti Probabili Olimpici al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ del CONI, a Roma.

Mi sento bene, ho voglia di iniziare ad allenarmi sugli sci – racconta la ‘Tigre di La Salle’, in ripresa dal grave infortunio al piatto tibiale e alla testa del perone della gamba sinistra rimediato lo scorso aprile –. Voglio provare a vedere come va in un tracciato. Stiamo andando per gradi, c’è poco tempo ma sono abbastanza positiva e le sensazioni sugli sci sono abbastanza buone. È chiaro, devo misurarmi nelle cose che devo fare: un conto è sciare, un altro sciare per andare veloce in un tracciato, in un certo tipo di condizioni. Tutte queste cose non le ho ancora fatte”.

Una cosa che ha fatto, però, è stata vivere da protagonista una giornata indimenticabile al Quirinale: “Ricevere il Tricolore dal Presidente Mattarella è stato un sogno. Ho realizzato uno dei sogni della mia carriera. Essere scelta come portabandiera per la mia nazione è qualcosa di speciale, un privilegio. Portare la bandiera alla cerimonia di apertura sarà l’emozione più grande”.

Nel frattempo il check all’Istituto che conosce molto, molto bene: “Sarà la mia quinta Olimpiade quindi è la quinta volta che svolgo le visite del Protocollo. Sono contenta perché qui riusciamo a fare in una sola giornata tante visite che non faccio mai. È una grande occasione che mi fa piacere sfruttare”.

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